Ho iniziato a giocare con una macchina fotografica più o meno seriamente ormai 12 anni…
Riempire i cassetti della memoria

L’idea di scrivere questo post mi è venuta in mente dopo aver scattato delle foto pochi giorni fa. Tra le tante foto realizzate nel servizio ho deciso di pubblicare, per prima, la foto che vi mostro di seguito.

Quante volte hai sentito frasi del tipo “Oggi nessuno inventa niente”, “E’ già stato fatto tutto” e cose simili. Tante vero? Sì, le ho sentite anche io, ammetto che qualche volta le ho anche dette. Sbagliando.
Parlando nello specifico di Fotografia, cosa non è stato ancora fatto? Molto probabilmente è stato fatto tutto per davvero.
Allora non dobbiamo più fotografare?
Certo che no, anzi dobbiamo continuare a farlo. Ma farlo in maniera consapevole. Non fermarci al solo gesto tecnico. Ma avere il coraggio di mettere la nostra visione, il nostro pensiero.
Come si fa allora?
La prima cosa da fare è nutrirci o, per citare il titolo del post, dobbiamo riempire i cassetti della nostra memoria. Guardare le foto dei grandi Fotografi, visitare mostre non solo di Fotografia, anche le mostre di pittura sono una grande fonte di ispirazione. Comprare libri fotografici, sfogliarli e toccare con mano le foto. Guardare film. La Musica, può suscitare emozioni che si traducono in immagini.
Tutto è fonte di ispirazione.
Facendo questo, non facciamo che riempire la nostra mente, stimolare il nostro inconscio. Dobbiamo farlo quotidianemente, e ad un certo punto succederà che alcune scene, alcuni movimenti o espressioni del soggetto che stiamo fotografando riporteranno la nostra mente a qualcosa di già visto.
E come per magia, ma magia non è, si aprirà il cassetto della nostra memoria che, se riempito a dovere, ci restituirà qualcosa dalla quale trarre ispirazione.
Ed è quello che è successo a me, non solo in questo ultimo shooting, ma anche in altre occasioni per fortuna.
Nel caso specifico, quando ho visto il sorriso del mio soggetto, la mia mente è andata subito all’immagine di Jack Nicholson scattata dal Fotografo Herb Ritts.

Ispirarsi non vuol dire copiare
Anche se il confine è sottile, credo fermamente in questa espressione. Sono convinto che nessuna foto sarà mai uguale ad un’altra. Anche se si cerca di copiarla in tutto e per tutto, avendo persino lo stesso soggetto davanti non riusciremo mai a fare due foto identiche.
Ma, per non rischiare di essere dei banali riproduttori di foto altrui, penso che il trucco sia quello di metterci sempre del nostro e non snaturare la propria visione, la propria fotografia, la propria idea. Nessuno vedrà il mondo come lo vedi tu, a patto che ti sforzi di non guardarlo solo con gli occhi.
Nel caso della mia foto, come puoi vedere, non è certo un tentativo di copiare le foto di Ritts ma in un certo senso la ricorda.
Ci ho messo del mio? Direi di sì.
Ho scelto il taglio, ho deciso di escludere il viso. Ho voluto dare enfasi al sorriso, alle rughe del viso che sono conseguenza della risata.
E’ giusto? E’ sbagliato? Non esiste una risposta. E’ una scelta, la mia scelta.
E l’invito che ti faccio è quello di scegliere cosa fotografare e come fotografarlo. Solo così eviterai copie, mal riuscite, di foto altrui.
Approfondimento:
Se vuoi saperne di più su Herb Ritts, purtroppo scomparso troppo presto, ti segnalo il suo sito https://www.herbritts.com/
Ed il suo libro IN EQUILIBRIO, che ovviamente è nella mia libreria.
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