skip to Main Content

Immergersi nell’incertezza forzata

Ho iniziato a giocare con una macchina fotografica più o meno seriamente ormai 12 anni fa. Nato nell’era del digitale, migliaia e migliaia di file conservati negli hard disk. Scatti, controlli, sbagli e ritenti, riguardi lo schermo, riscatti e se qualcosa non va? C’è Photoshop. Tutto sotto controllo. Tutto calcolato.
Ogni cosa possiamo correggerla e migliorarla e, poi, oggi c’è anche l’intelligenza artificiale. Tutto molto bello ma anche che palle, però!
È un po’ di tempo tutto questo controllo mi dà fastidio, mi sento limitato, oppresso. Da un paio d’anni a questa parte ho capito che nella vita reale non puoi controllare niente, sembrava mi fossi liberato di questa mania (io maniaco del controllo). Invece, ultimamente, mi sono reso conto che ci sto ricadendo. Più cerco di controllare più mi sento bloccato, oppresso e fermo.
Dovevo cercare qualcosa che mi riportasse in uno stato di incertezza forzata, che mi costringesse a non controllare quello che stavo facendo. Vivere il qui e ora in maniera consapevole è molto difficile, ma non impossibile, bisogna lavorarci tanto. Quella che io chiamo incertezza forzata ci può essere di aiuto. Se ci troviamo in situazioni in cui siamo consapevoli che non abbiamo il controllo di quello che accadrà, solo in quel caso possiamo sentirci liberi di esprimerci (almeno con me funziona). Ci immergiamo nel momento. Ovviamente l’obiettivo è di fare nostre queste sensazioni e di applicarle quotidianamente.
Non sapevo però cosa potesse aiutarmi a fare ciò.
Poi un giorno ero nello studio dell’amico Ernesto, e parlando di Fotografia, rividi appesa al muro una delle sue fotografie più belle, a parer mio. Una stampa di Mont-Saint-Michel. Gli ho chiesto con cosa la avesse scattata e mi presenta una scatolina di plastica nera, leggera, un giocattolo apparentemente. La famosa HOLGA. Ovviamente non ci ho pensato due volte e l’ho messa subito nel carrello di Amazon. Circa 50 euro.
Il funzionamento della HOLGA per me rappresenta a pieno il concetto di incertezza forzata che ho espresso poco fa. Per la natura stessa della macchina fotografica, non sai mai cosa verrà fuori. Questa cosa mi ha incuriosito all’inizio ma poi l’ho trovata una perfetta metafora del concetto della perdita di controllo. Quando scatti con una HOLGA pensi di sapere cosa verrà fuori ma non ne avrai mai la certezza, perché una infiltrazione di luce potrebbe entrare e rovinarti oppure rendere unico lo scatto che hai fatto. Proprio come nella vita, un episodio, un evento può cambiare il corso della tua esistenza. Bisogna accettarlo. Quando si scatta in pellicola non c’è Photoshop, come nella vita non c’è la bacchetta magica che possa risistemare le cose.
Allora perché perdere tempo ed energie nel cercare di prevedere o controllare.
In questi miei primi scatti con la HOLGA mi sono reso conto che posso sentire lo scatto, viverlo, ascoltare le sensazioni che ho dentro. Più scatto, più percepisco quanto sia bello essere lì in quel momento. Non devo pensare a come verrà la foto perché tanto non lo saprò mai fino a quando non vedrò i provini e sinceramente nemmeno mi interessa, anzi, sperò che una bella infiltrazione di luce entri e renda la mia foto unica.
Da oggi in poi quando sarò bloccato, triste, fermo prenderò in mano la mia HOLGA e mi immergerò nella mia incertezza forzata.

Questo articolo l’ho scritto in primis per me, per rileggerlo nei momenti in cui non mi sento centrato e mi sento bloccato. Spero che anche tu possa trovare la tua “Holga” che ti insegni a vivere il momento e sentirti libero.

Per dovere di cronaca e per i più curiosi qui sotto ci sono i primi tre scatti “buoni” del rullino da 16 pose, rullino scaduto nel 2018 il che rendeva ancora più incerta la riuscita. Meglio di così…

San Nicola Arcella @ Danilo D'Auria
San Nicola Arcella © Danilo D’Auria – Foto scattate con HOLGA 120N

Nota a margine 1: lo sviluppo e la stampa sono stati fatti dal Laboratorio Fotografico Corsetti. Un grazie ad Eugenio per l’eccellente lavoro.

Nota a margine 2: Ernesto è colpa tua se da oggi sarò più povero

Music and Portrait Photographer. Based in Rome.
Fotografo e responsabile della sezione Live di Classic Rock Italia.

Pubblica principalmente per:
Classic Rock, Vinile, Repubblica XL, Exitwell, 100Decibel, Spettakolo.
https://www.danilodauria.it/about/

This Post Has 0 Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back To Top
Search
Privacy Settings
We use cookies to enhance your experience while using our website. If you are using our Services via a browser you can restrict, block or remove cookies through your web browser settings. We also use content and scripts from third parties that may use tracking technologies. You can selectively provide your consent below to allow such third party embeds. For complete information about the cookies we use, data we collect and how we process them, please check our Privacy Policy
error: Content is protected !!