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From Japan to Düsseldorf. Forever grateful

Titolo in inglese, qualcuno dirà che ormai sono “internescional”. Poi mentre lo leggo rido e mi sembro Alberto Sordi in “Un americano a Roma”. 

Questo simpatico preambolo per ridere e ricordarmi di rimanere coi piedi per terra, anche se in questo momento sono a circa 10mila metri di altezza. Sì, sto scrivendo questo pensiero mentre sorvolo la Svizzera. 

Un anno fa (18 maggio 2023) partivo per il Giappone, oggi torno da Düsseldorf.

Se me lo avessero detto non ci avrei creduto. Eppure quello di oggi è l’ottavo viaggio fuori dall’Italia per lavoro in un anno esatto. Da quando ho ripreso a lavorare dopo “l’incidente” di percorso. 

Maggio segna anche il momento in cui 5 anni fa, era il 2019, ho maturato l’idea di cambiare vita concretizzata poi nel 2020 (con l’arrivo del covid, ma questa è un’altra storia).

Ad oggi sono sempre più convinto della scelta che ho fatto e sempre più grato alla vita per quello che mi sta donando. 

Ma un bravo lo dico anche a me, perché ci ho sempre creduto e continuo a farlo, perché non sono rimasto a terra quando sono caduto. Ho reagito, lottato, pianto, combattuto. Ma tutto questo non perché sono un super eroe, semplicemente perché dentro di me lo sentivo, l’ho sempre saputo che ci sarei riuscito.  Quella vocina che non smette mai di parlare me lo ha sempre detto. “Continua! la tua strada è questa, sarà dura, difficile, lunga. Ma è questa”

Aveva ragione.

 Sì, ma perché ci racconti questo?

Tutte queste parole le ho buttate giù sul volo di ritorno da Düsseldorf (lo scorso 18 maggio) non per elencare le belle cose che ho fatto, ma per gratitudine. Dopo questo periodo avevo il bisogno di farlo. Di tanto in tanto bisogna liberare nell’universo la nostra gratitudine perché le cose che ci accadono non sono solo merito nostro. Ma sono diverse energie che noi stessi attiriamo con i nostri pensieri, con i nostri desideri, con i nostri sogni, con le nostre azioni e ad un certo punto si allineano e ci permettono di raggiungere un obiettivo, il nostro obiettivo.

Sì perché bisogna avere un obiettivo a cui puntare altrimenti è solo spreco di energia. 

E sono sicuro che anche tu, che mi stai leggendo, hai il tuo obiettivo. 

Non starò qui a dirti: “Dai cosa aspetti, che ci vuole se l’ho fatto io puoi farlo anche tu” e tutte queste cazz… ehm banalità. 

Se c’è una cosa che ho imparato è che ciascuno di noi ha i propri tempi.

Mi sento solo di dirti: “Pensaci se ci credi davvero.”

E questo lo saprai se ti ascolti. Inseguire un sogno è la cosa più bella che tu possa fare. 

Fine del momento saggezza. 

L’aereo si sta abbassando, si torna a casa. Voglio un caffè!

Per i più curiosi, in questo anno sono stato in: Giappone (Kyoto, Osaka, Tokyo), Seoul e poi Parigi, Bristol, Atene, Bordeaux, Manchester, Londra e appunto Düsseldorf.

Ora sogno l’America! Hai visto mai. 

Music and Portrait Photographer. Based in Rome.
Fotografo e responsabile della sezione Live di Classic Rock Italia.

Pubblica principalmente per:
Classic Rock, Vinile, Repubblica XL, Exitwell, 100Decibel, Spettakolo.
https://www.danilodauria.it/about/

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