Pit’s Tales #20: Quella volta che entrai nel camerino di Björk

Si si avete letto bene, è successo davvero, non è un titolo bufala. Lo scorso anno, il 29 luglio 2015 precisamente, ho avuto l’occasione di partecipare, come assistente di Riccardo Musacchio, al concerto di Björk all’Auditorium Parco della Musica.

Concerto a dir poco sublime, che non vi sto a raccontare. Finito lo spettacolo si va in sala produzione per far scegliere le foto da pubblicare. Il manager di Björk fa la sua selezione e ad un certo punto rivolgendosi a Riccardo dice “andiamo su che le facciamo vedere a Björk”. Un attimo di silenzio, io e Riccardo ci guardiamo negli occhi come per dire: Abbiamo capito bene?

Sì avevamo capito bene, si va da Björk. Tra i corridoi dell’Auditorium io ancora non realizzo. Sto per incontrare una delle artiste più venerate al mondo. Giriamo l’angolo e ci ritroviamo Björk davanti. Ci saluta con un sorriso, entriamo nel suo camerino. Lei si siede accanto al manager inizia a scegliere le foto in assoluto silenzio. Pollice su o pollice giù. Senza proferire parola. Ci fa un applauso per congratularsi e la salutiamo con una stretta di mano. Il tutto sarà durato 10 minuti. E’ proprio il caso di dire “Breve ma intenso”.

Ho visto Björk però non ho sentito la sua voce. Ma non si può avere tutto del resto, no?